giovedì 24 novembre 2011

Scopri la Guerriera che è in te

E' passata una settimana ma sono ancora emozionata per quanto ho vissuto.
Ho partecipato a un seminario livello base di antiaggressione femminile, organizzato per "Difesa Donna" e questo per me ha voluto dire molte cose.
Innanzi tutto ho dovuto superare la paura di affrontare una cosa nuova.
Conoscevo bene gli insegnanti, ed ero sicura di loro, ma ciò che mi preoccupava erano i miei limiti, soprattutto fisici e psicologici su questo argomento: fisici per i miei dolori, psicologici per dover guardare in faccia il tema della violenza sulle donne.
Ho pensato ancor più del solito, prima e dopo il seminario, al tema della violenza, un tema che conosco molto bene per averlo incontrato spesso nelle persone (uomini e donne) che ricorrono a me come terapista: ferite che hanno ricevuto e di cui portano ancora le cicatrici; a volte abusi fisici e sessuali nell'infanzia, che hanno segnato la loro vita.
Lavorare con queste persone è cercare di dare loro forza, rafforzarle nelle loro scelte, nella loro autostima e nel loro diritto di essere considerate persone inviolabili; cerco di far conoscere e delimitare loro il proprio spazio sacro, il limite invalicabile cui solo loro possono dare il permesso di accedere.
Fare questo seminario, significava per me sperimentare l'aggressione, le mie reazioni, le mie paure, la mia rabbia.
Nel momento in cui è stata simulata un'aggressione, e ho sentito una mano prendermi la gola, ho compreso cosa significa "memoria cellulare, memoria ancestrale": era come se le mie cellule risentissero il destino delle donne di essere preda, vittime del predatore.
 

Ho capito cosa intende la Medicina Tradizionale Cinese quando parla dell'Elemento Acqua e dell'emozione connessa della Paura: dice che "la Paura ti congela, il freddo blocca", la Paura fa precipitare il Qi verso il basso e la facoltà garantita dall'Acqua è quella di tremare: si trema per la paura, le ginocchia si piegano.
Ho anche capito, sperimentato, cosa vuol dire nel momento di massimo pericolo, poter attingere alle energie di riserva (il Jing di riserva) per avere in quel momento una forza e una capacità di risposta superiore a quella del tuo fisico, la forza che "ti salva la vita".
In questo caso anche la paura è positiva, perché è proprio la paura che ti salva, ti dà la percezione del pericolo e ti spinge a reagire o a prevenire, così come quando stiamo per mettere un piede in fallo e qualcosa ci spinge a fermarci.
Questo vale durante un attacco, ma anche quando ci muoviamo normalmente, come la gazzella che va ad abbeverarsi al fiume, ma tiene allertato il suo sesto senso per sentire se un predatore è nelle vicinanze.
Ecco, è stata anche la riscoperta e la rivalutazione dellle mie percezioni in ogni momento della giornata, ovunque mi rechi, devo ascoltarle, essere vigile senza farmi condizionare dalla paura, senza "bloccarmi".
Davanti al pericolo, a un'aggressione, il nostro cervello ha sempre due possibilità di risposta: fuggire, che è un atteggiamento femminile, o restare e combattere, che è un atteggiamento maschile.
Anche qui la saggezza della Medicina Tradizionale Cinese mi ricorda che la donna è Yin, ma ha in sé un aspetto Yang e l'uomo è Yang, ma ha in sé un aspetto Yin.
Così, in ogni momento di pericolo, io posso scegliere se è per me più sicuro fuggire per salvarmi la vita, spingendo al massimo il mio aspetto Yin, o se è meglio per me fermarmi e combattere facendo emergere tutto il mio potenziale Yang.
Così ho scoperto, ancora una volta, l'archetipo dell'Elemento Acqua, che è il Guerriero, la Guerriera in noi. Il Guerriero affronta solo i pericoli necessari, con le armi appropriate, superando la propria paura. Solo chi conosce la paura può riscoprire il coraggio.
Credevo non sarei mai stata capace di colpire un altro essere umano, neppure per difendermi, ma nel momento in cui sono stata "attaccata", la mia parte più istintiva mi ha urlato forte: "Hai diritto di esistere, difenditi! La tua vita è sacra!"
Il principio del Reiki che cerco da anni di seguire, "Onorerò ogni essere vivente", mi fa capire ancora una volta che devo partire da me stessa.
Guardando ai corsi sul Bambino meraviglioso in noi, ho potuto notare come l'Adulto amorevole sceglie per il Bambino i posti sicuri, i giochi sicuri, le amicizie sicure (questa è la prevenzione), ma è anche quello che dice ALT! e NO!!! a chi vuole avvicinarsi al Bambino con intenzioni non amorevoli (questa è la difesa verbale) e che se è il caso, si intromette a difenderlo con la forza (questa è la difesa fisica).
 
Alla fine del corso ho apprezzato ancora di più, con gratitudine, l'altra metà del Cielo, quella metà maschile che ci rispetta, che non si comporta da predatore, che non ci forza, che non abusa di noi, ma ci cammina accanto, allo stesso livello, con lo stesso nostro ascolto per l'altro. Quella metà del Cielo che non abusa del suo "potere" né con noi né con chi è comunque più fragile e vulnerabile.
E a questa metà del Cielo appartengono sicuramente Stefano e Simone, impareggiabili istruttori, che hanno forzato la loro natura "attaccandoci" per insegnarci a difenderci e che dedicano il loro tempo a rendere le donne coscienti della loro forza e della loro saggezza innata. Grazie.
Chi volesse saperne di più, può vedere il sito della loro associazione qui: http://www.bsgt.it
Stefano e Simone saranno con noi presso "I Giunchi" di Brescia, sempre per Difesa Donna, per un nuovo seminario livello base il 14 gennaio.
Amore e gratitudine a tutti





giovedì 29 settembre 2011

2001-2011 Dieci anni di seminari Reiki


Guardo la fotografia e vedo che è stata scattata attendendo l'arrivo dei primi allievi... e ricordo la gioia intensa provata in quei due giorni nel trasmettere loro il dono meraviglioso di Reiki.
Dieci anni sono passati da allora, ma ogni volta, prima di un seminario, la trepidazione è la stessa, anzi, si è intensificata perché sono consapevole che per ognuna delle persone davanti a me sta per accadere qualcosa di importante.
Alla fine di ogni incontro dico a tutti: "Non so come, ma so che sicuramente da oggi in poi la vostra vita cambierà".
La vera rivoluzione di Reiki è l'Amore. La medicina più potente che esista, capace di attraversare qualsiasi rigidità, giudizio e dolore.
È la potenza dell'Amore incondizionato di Reiki che ci porta ad accettare ciò che di noi non ci piace, che vorremmo cambiare. Ed è questa accettazione che ci conduce poi alla trasformazione, al cambiamento.
Reiki ci dice: ti amo così come sei. Non ci chiede di essere perfetti, ma di essere "interi", integri, senza negare nulla di noi.
Ed è questo sentirci accolti senza giudizio che scioglie i nodi del nostro cuore.
Reiki è sempre con noi, è quella presenza gentile ma potente che illumina il cammino della nostra vita in ogni momento, non solo quando "diamo" Reiki.
Reiki è con noi in ogni momento della giornata, fuoriesce non solo dalle nostre mani, dai nostri occhi, dalla nostra bocca, dal nostro corpo eterico.
È con noi in ogni istante, non possiamo separarci da lui e dire "ora faccio Reiki" oppure "ora non faccio Reiki", perché in ogni attimo è con noi, fluisce da noi.
Reiki mi fa sentire che "sono una e faccio parte", riconnette la mia vibrazione a quella del Creato.
Sono profondamente grata a Reiki per tutto ciò che continua a donarmi e a insegnarmi.
Grazie con la mente, grazie con le parole, grazie con il cuore.
Nedavà!