venerdì 21 settembre 2012

Guardare avanti

La vita può essere compresa solamente guardando all'indietro,
ma può essere vissuta solo guardando in avanti 
(Sören Kirkegaard)



Possiamo entrare in una fase Metallo in ogni momento della nostra vita: quando alla sera lasciamo il giorno con tutto ciò che abbiamo vissuto, prima di entrare nella notte governata dall'Elemento Acqua; ogni volta che passiamo da una fase all'altra della nostra esistenza, quando dall'infanzia passiamo alla pubertà, all'adolescenza, all'età adulta e così via...  Quando dobbiamo cambiare classe, città, casa, amici, lavoro... Quando un amore finisce... 
A volte soffriamo tanto, anche perché resistiamo al cambiamento; ci illudiamo di poter trattenere il tempo e le nostre esperienze, ma tutto cambia, niente resta com'è.
Certo, la sofferenza più grande è quando qualcuno che ci è molto caro, viene a mancare. Il nostro cuore si spezza nell'addio, nulla pare avere più un senso e ci è difficile persino respirare e aprire gli occhi la mattina, senza la forza per affrontare un nuovo giorno.
Nell'Antica Cina i saggi dicevano che il lutto dovrebbe durare 365 giorni, così da portare l'informazione di dolore e di perdita a ognuno dei principali 365 punti di agopuntura.
E' chiaro che non possiamo calcolare e programmare la durata della sofferenza in modo matematico, ma simbolicamente ciò significava che ogni punto del nostro Corpo-Mente-Spirito soffre e deve poter elaborare il lutto.
Piangere per troppo poco tempo, sarebbe illudersi di averlo superato, negandolo.
Piangere per troppo tempo, ci impedirebbe di continuare a vivere.
Quando viene da me una persona che sta ancora soffrendo per una perdita e sento che tutte le sue emozioni sono coperte dalla tristezza più profonda, tratto, con un flusso di agopressione, non solo l'Elemento Metallo, ma anche l'Elemento Legno, controllato dal Metallo, per aiutarlo a trovare nuovamente in sé la forza e la volontà di affrontare il futuro.
Dopo che avrà eventualmente realizzato e manifestato la rabbia che prova per ciò che è accaduto.
Un Metallo troppo rigido ci tiene ancorati al passato: non riusciamo a trovare in noi la forza per lasciarlo andare, per continuare ad abbandonarci con fiducia al flusso della vita. 
Ma se è vero che il nostro cammino è come una scala, possiamo passare al gradino successivo solo dopo aver lasciato il gradino su cui siamo appoggiati.
Un Metallo in equilibrio ci fa comprendere l'importanza dell'attimo presente, ci spinge a vivere ogni istante pienamente, fino in fondo, proprio per evitare, domani, ogni rimpianto.


Ieri non è altro che un sogno, domani è solo una visione, ma un oggi ben vissuto rende ogni ieri un sogno di felicità e ogni domani una visione di speranza, perciò prestate attenzione a questo giorno!
(Kalidasa)

Amore e gratitudine a tutti!!!


giovedì 20 settembre 2012

Lasciar andare

Il 21 settembre inizia l'Autunno, la stagione che per la Medicina tradizionale cinese è legata all'Elemento Metallo.
Dopo l'Estate, momento di massima espansione, in cui lo Yang ha dominato, cominciamo a entrare nello Yin, volgendoci verso l'interno.
Così dovremmo fare anche noi, divenire più introspettivi per fare nostro il messaggio dell'Elemento Metallo che ci dice: "lascia andare il vecchio, per fare entrare il nuovo".
Gli alberi lasciano andare le foglie, che iniziano a cadere.
Così anche noi dovremmo lasciare andare ciò che non ci serve più, che ci appesantisce: vecchi pensieri limitanti, che ci inducono poi a provare emozioni dolorose; vecchi rancori, che inaspriscono e induriscono il nostro cuore; vecchi schemi di comportamento, che ci portano a essere rigidi e giudicanti, a non fluire nel cambiamento ciclico della vita, impedendoci il rinnovamento.
A volte possiamo essere colti da malinconia.
L'Autunno è la stagione che più di ogni altra può farci vivere un senso di perdita. Lasciar andare significa separarsi e la separazione, talvolta, può causare tristezza.
La Tristezza è l'emozione legata al Metallo, ma anche la tristezza è positiva.
E' giusto essere tristi quando ci si separa, quando si perde qualcosa o qualcuno (il dolore che proviamo riconosce e onora il legame che si era costruito).
Un Elemento Metallo in equilibrio ci aiuta a piangere le nostre lacrime sino in fondo, a onorare tutta la nostra tristezza, attraversandola, per poi uscirne e ricominciare.
Ma l'Elemento Metallo ci parla anche della nostra ricchezza, della nostra preziosità interna. Ci insegna a riconoscere quali sono i nostri veri tesori, i nostri talenti, cosa abbiamo raccolto nella nostra vita sino a ora, cosa è giusto tenere e cosa invece non ci è più necessario nel nostro cammino.
Entriamo nello spirito autunnale dell'Elemento Metallo, che ci invita a chiederci: chi sono io davvero? e soprattutto: chi non sono? Cosa appartiene alla mia verità e cosa no? Dove e come posso ancora espandermi per realizzare la meta della mia anima?
Il saggio chiedeva: cosa è più importante il vuoto o il pieno? Solo il vuoto può essere riempito...

Amore e gratitudine a tutti!